Diecimila canti d’addio non sono riusciti a trattenere
Li Qingzhao, “Nostalgia for Fluting on the Phoenix Terrace”
La persona amata, ormai lontana
Nonostante la dinastia Song voglia precludere l’istruzione alle donne, Li Qingzhao (1084-c.1155) riesce a studiare e a diventare una scrittrice; del resto è figlia d’arte: suo padre è saggista e sua madre è poetessa.
Una grande esponente della poesia “Ci”
Il suo nome d’arte è Yi’an Jushi (o Li Yi’an) e si dedica primariamente a saggi e poesie, ripercorrendo le orme dei genitori: le poesie sono scritte secondo l’antica metrica popolare delle canzoni anonime (“Ci”) e trattano argomenti dall’amore alla politica. Anche i saggi trattano di poesia, uno di questi è dedicato proprio alla poetica Ci.
Quando Li scrive le poesie Ci, infatti, il genere ha già raggiunto la sua maturità e affermazione, dividendosi in due filoni: quello dello stile romantico e audace e quello dello stile elegante e sobrio. Anche se Li sicuramente appartiene a quest’ultimo filone, i critici nel tempo si sono divisi al cospetto del suo talento. C’è chi la ritiene una grande poetessa di Ci e chi non la vuole annoverare tra i poeti maggiori. Oggi la critica sembra aver finalmente riconosciuto a Li il ruolo come migliore esponente dello stile sobrio dei Ci, stile da lei perfezionato a tal punto da diventare il modello di moltissimi poeti contemporanei.
Qui, in questa camera chiusa nella nebbia
“Nostalgia for Fluting on the Phoenix Terrace”, traduzione con DeepL dall’inglese
mi siedo a rimuginare per tutto il giorno,
con solo il limpido ruscello che mi mostra simpatia
mentre scivola silenzioso davanti alla terrazza.
Una nuova ondata di rimpianto inonda il mio cuore
dove guardo.
Tra vita personale e impegno politico-sociale
La sua poesia è riflesso della sua vita: dalla perdita del marito all’emigrazione dovuta all’invasione Jurchen che distrusse il potere Song a Nord, Li è una donna alla ricerca della pace per non soccombere alla sofferenza della tragedia che l’ha colpita: di fatto è una donna aristocratica ormai esule che lavora come insegnante dopo la perdita del suo compagno di vita. Alla fine si trasferisce a Sud, presso Rangzhou, dedicando molte poesie anche alla sua patria. Non mancano, infatti, versi di incitamento ai governanti, ricordando l’eroismo di antichi leader e paragonandoli al menefreghismo dei sovrani Song.
In vita dovremmo essere eroi tra i vivi;
Lines Written On A Summer’s Day, traduzione con DeepL dall’inglese
Dopo la morte, dobbiamo essere eroi tra i fantasmi.
Ancora oggi sentiamo la mancanza dell’antico eroe Xiang Yu,
che preferì morire piuttosto che attraversare l’est del fiume!
Lingua e stile
Facendo uso di un linguaggio semplice e allo stesso tempo raffinato, che privilegia la metafora e la similitudine, Li racconta la vita con profondità. In queste liriche la natura è presente come amica e spettatrice della vita umana: il ruscello mostra simpatia, la nebbia è metafora di angoscia, la pioggia abbellisce il paesaggio. Di fatto, tutto il paesaggio attorno alla poetessa è lirico e accompagna gioie e dolori, come bere vino, leggere poesia, non dormire, non truccarsi… in attesa di un “bel tempo” che sa di serenità.
Sull’aria “Buone nuove in arrivo”
Bibliografia
The Complete Ci-poems of Li Qingzhao, A New English Translation di Jiaosheng Wan Versi di libertà, trenta poetesse da tutto il mondo, Mariagrazia Calandrone Wikipedia Li Qingzhao
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