“Forse non c’è sui libri di scuola”: le poetesse diventano social

Uno dei motivi per cui faccio divulgazione della letteratura femminile da ormai oltre dieci anni è legato all’assenza del genio femminile nei libri scolastici. Non è un tema solo della scuola dell’obbligo: almeno una decina di anni fa, quando ero alla ricerca della bibliografia per la mia tesi di laurea magistrale, sono dovuta andare in Inghilterra per trovare libri sugli studi di genere applicati alla letteratura classica e, nella fattispecie, a voci femminili come Erinna, Anite e Nosside.

Non dimenticherò mai le parole di Jacky Fleming, autrice del bellissimo libro “Breve storia delle donne“, quando mi spiegò che l’ispirazione per quel libro fu scatenata dalla visione di un documentario sul panorama artistico newyorkese degli anni Cinquanta in cui le donne erano assenti.

Sono mai esistite donne geniali?

Questa fu la ricerca su Google che digitò Jacky, anche un po’ infastidita. E la risposta è semplice: ci sono, anche se a scuola non sono studiate.

Quando si parla di poesia, l’ambito diventa ancora più di nicchia visto che il genere in sé per sé è molto meno main stream di altri, sia in ambito letterario (vedi i romanzi) sia in altri ambiti artistici (come il cinema o l’arte).

Dopo l’apertura del sito poetessedonne.it e l’interesse mostrato da tante poetesse, lettrici e lettori, ho deciso che era il momento di tornare sul web non solo con la diffusione sui motori di ricerca (mia passione e attività professionale primaria) ma anche sui Social Network, che ho curato per tanti anni sia in agenzia che per Culturamente.it.

Nasce così il format “Forse non c’è sui libri di scuola” su Instagram, TikTok e YouTube. In pochi secondi leggo i versi di una poetessa che sicuramente non è stata studiata a scuola ma che di fatto ha prodotto poesie ed è passata – o sta passando – alla storia.

L’incipit di ogni video, che dà il titolo al format, è naturalmente provocatorio, e la durata molto breve. Lo scopo è quello di incuriosire il pubblico e fare in modo che conosca l’esistenza di quella poetessa. In caso poi volesse approfondire la sua vita e le sue opere trova la scheda su questo sito.

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Con questo format ho vari obiettivi, tra cui anche quello di raggiungere il target più giovane che da tempo mi segue e mi scrive su YouTube per i video sulla letteratura classica. Vedere che dopo anni dalla pubblicazione usano ancora i miei video per studiare mi ha dato la spinta per riprendere a fare divulgazione video.

Se la scuola non inserisce le poetesse nelle antologie, sarà la cultura democratica di Internet a portare conoscenza su di loro.

Alessia Pizzi

Laurea in Filologia Classica con specializzazione in studi di genere a Oxford, Giornalista, fondatrice di CulturaMente e di Poetesse Donne. Nel 2020 ho pubblicato il libro "Qualcuno si ricorderà di noi", dedicato alle poetesse dell'antichità, nel 2023 ho pubblicato "Poesie sul Tavolo".

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