Cassia, conosciuta anche come Kassia o Eikasia, è stata poetessa, compositrice e monaca del mondo bizantino, nota per la sua produzione letteraria e musicale, che ha lasciato un segno indelebile nella tradizione liturgica e culturale dell’Oriente cristiano (principalmente presidiato da uomini).
La vita
Cassia nacque a Costantinopoli intorno all’anno 810. Cresciuta in una famiglia di alto rango, ricevette un’educazione raffinata che le permise di sviluppare le sue abilità poetiche e musicali. Il suo talento fu riconosciuto sin dalla giovane età, e la sua intelligenza la portò a essere scelta come possibile sposa dell’imperatore Teofilo. Tuttavia, secondo la leggenda, un gioco di parole durante l’incontro con l’imperatore le costò questa opportunità, portandola invece a intraprendere la vita monastica. Pare fondò anche un monastero, di cui divenne Badessa.
Gli inni liturgici
Cassia è conosciuta principalmente per i suoi 49 inni liturgici, che sono ancora oggi parte integrante della tradizione ortodossa: il componimento “In Mortem”, un tetraodion per il Sabato Santo e 47 troparia (breve preghiera in prosa ritmica). Quasi tutti i troparion sono dedicati al santo del giorno. La sua scrittura è molto fotografica, spia anche dell’importanza che avevano le icone sacre nella sua formazione come monaca.
Tra i suoi lavori più celebri vi è il “Troparion della peccatrice“, un inno che si canta durante i Vespri del Mercoledì Santo. Questo inno riflette la sua profonda spiritualità e la sua capacità di esprimere il pentimento e la misericordia divina con una sensibilità unica.
Un altro inno significativo è “Sulla Nascita di Cristo”, dove Cassia usa l’antitesi per mettere in risalto il contrasto tra l’impero romano e il regno di Dio, sottolineando come la nascita di Cristo abbia portato un nuovo ordine divino che supera quello terreno.
Sulla nascita di Cristo
L’eredità
Cassia fu una sostenitrice dell’iconodulia durante il periodo iconoclasta, un’epoca in cui l’uso delle immagini sacre era fortemente contestato. La sua vicinanza spirituale con San Teodoro Studita e il monastero di Stoudios contribuì alla preservazione delle sue opere e alla diffusione delle sue idee. Grazie alla sua connessione con questo influente centro monastico, i suoi inni furono inclusi nei libri liturgici ufficiali, garantendo la loro trasmissione alle generazioni future.
[Questo articolo è stato rielaborato con il supporto dell’Intelligenza Artificiale. L’immagine di copertina è stata creata con Bing Image Creator e poi modificata]
Bibliografia
Illuminating the Incarnation: The Life and Work of the Ninth Century Hymnographer Kassia
Fonte online: Hymn of Kassiani
"Scrittrici del Medioevo", Carocci. Un ringraziamento particolare a Laura Borghetti, mia ex compagna di Università che ha scritto la voce dedicata a Cassia.
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