Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne
Maya Angelou
Poetessa, scrittrice, femminista e tanto altro: Maya Angelou è stata una Donna che ha vissuto intensamente, lavorando e combattendo contro ogni discriminazione e divenendo un esempio per le generazioni future. Nel 2011 è stata insignita della medaglia per la Libertà e, inoltre, è la prima donna nera a essere raffigurata sulla moneta da un quarto di dollaro.
Da vittima di discriminazioni razziali a simbolo della cultura afroamericana
Marguerite Ann Johnson, questo il vero nome di Maya Angelou, nacque a Saint Louis, nel Missouri, il 4 aprile del 1928.
Una vita intensa e piena di vicissitudini, la sua. Il primo, pesante episodio che segna la sua vita è la violenza subita, ancora bambina, da parte del compagno della madre. Una drammatica esperienza, questa, che porterà Maya a isolarsi nel silenzio. Quando la terribile vicenda fu scoperta, infatti, l’uomo fu condannato e messo in prigione ma, alla sua liberazione, fu ucciso da uno zio di Maya.
Il fatto traumatizzò ulteriormente la poetessa, allora una bambina di circa sette anni. Da quel momento, per diversi anni, ella smise di parlare.
Maya Angelou si rifugiò, così, nella poesia. Dapprima leggendola, poi iniziando a scrivere ella stessa.
La vita della poetessa continuava a essere piena di accadimenti e di esperienze. Divenne ragazza madre a 17 anni e svolse innumerevoli mestieri per mantenersi, tra i quali ballerina, spogliarellista, cameriera, cuoca, prima conduttrice afroamericana della funicolare di san Francisco ma anche prostituta, attrice, insegnante, fino a ottenere il successo e il rispetto mondiale per il suo attivismo a favore dei diritti civili dei più deboli, soprattutto donne e afroamericani.
Maya Angelou,c on le sue tante vite, si trasformerà, da bambina povera e discriminata, a donna di grande fama in campo letterario e sociale, affiancando, nelle loro lotte, Malcom X e Martin Luther King.
L’intensa produzione letteraria
Nonostante una vita molto difficile e tormentata, o forse a causa di essa, Maya Angelou scrisse tantissimo e nei suoi versi non troviamo solo disperazione ma anche e soprattutto forza, determinazione e speranza. La poetessa non perde tempo a piangersi addosso ma trasforma il suo dolore in poesia e utilizza il suo talento per denunciare le gravi discriminazioni razziali cui sono soggetti gli afroamericani, divenendo la portavoce dei neri e la maggiore rappresentante della cultura nera.
Tra i tanti testi da lei scritti, troviamo numerose autobiografie la più famosa delle quali fu la prima, il cui titolo è I Know Why the Caged Bird Sings, tradotto in Io so perché canta l’uccello in gabbia.
È un libro importantissimo nello scenario culturale del Novecento, nel quale la poetessa e scrittrice racconta la sua infanzia con lucidità e coraggio, senza sconti. Un libro ancora molto attuale, in cui si affrontano i temi del razzismo, della violenza, dell’identità. Un libro che fu una specie di sfida e di rivoluzione perché a raccontare la propria vita era una donna nera.
La poesia
Maya Angelou utilizzò la poesia come arma per affermare la propria identità e la propria dignità.
Il dolore, le ingiustizie sociali, la violenza, le discriminazioni, i diritti calpestati delle donne: sono questi i temi che confluiscono nei suoi versi potenti e che parlano alla gente con coraggio e passione. Soprattutto Maya parla delle donne, delle violenze alle quali sono sottoposte quotidianamente, dei diritti negati, dai più elementari ai più importanti. Maya lottò per le donne, fu la loro portavoce e le sue poesie divennero veri e propri manifesti femministi.
Ella aveva una grande capacità: parlare di sé per parlare di tutte/i. Il suo immenso lavoro ha profondamente influenzato quello di tanti altri scrittori e scrittrici.
Una delle raccolte di poesie più importanti della poetessa afroamericana è And Still I Rise, una raccolta divisa in tre parti nelle quali si alternano versi pieni di gioia e di speranza ad altri legati ai drammi vissuti in prima persona.
In una di queste poesie, che riprende il titolo della raccolta, la poetessa mette in risalto la forza e il coraggio che trae da se stessa per affrontare i mille ostacoli della vita. Il tema centrale è il desiderio di riappropriarsi della propria identità di donna, ma anche di persona in generale attraverso il voler riscattare i propri avi i quali subirono ogni sorta di soprusi a causa della schiavitù. Quindi una poesia di ribellione e di rinascita nella quale Maya Angelou non ha paura di dire quello che pensa, non ha timore di affrontare chi fece del male al suo popolo. L’autrice grida il dolore ma lo fa senza inutili piagnistei, anzi, con grande dignità perché nel cammino che ognuno conduce si cade, ci si rialza, si ricade, a volte spinti da altri, e di nuovo ci si alza con rinnovato orgoglio e senso di appartenenza.
Perché nella vita non si può soltanto sopravvivere ma bisogna fiorire. E farlo con passione, spirito e stile.
Still I Rise (Ancora mi sollevo)
Maya Angelou è morta nel 2014 nella Carolina del Nord (USA).
Bibliografia consigliata
Io so perché canta l’uccello in gabbia – Biografia di Maya Angelou – Ediz.Beat And Still I Rise – Poesie di Maya Angelou – (lingua inglese)
Articolo scritto dalla Poetessa Federica Sanguigni
Immagine in copertina (modificata)
John Mathew Smith & www.celebrity-photos.com from Laurel Maryland, USA, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
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