“Ma d’altra parte, mentre voi siete così diversi e cambiate mille volte a seconda delle idee e delle risate degli altri, io invece resterò sempre cupa, nero-tempesta, viola”
Le onde – Virginia Woolf
Biografia
Elisabetta Panico è un’autrice e collage artista napoletana, classe ’95. Laureata presso l’Accademia di Belle Arti in Didattica e Comunicazione dell’arte, con biennio specialistico in Pittura, pubblica nel 2016 “Il riflesso del mondo, in una pozzanghera nel fango”. Una raccolta di versi edita dalla BookSprint Edizioni, segnalata dal poeta Giuseppe Vetromile su Transiti Poetici. Nel 2020 pubblica per Mnamon Editore “Diavolo di sabbia”, insieme di poesie dal gusto ricercato. Evidenziata da Lorenzo Spurio e recensita da Laura Vargiu sul n. 31 della rivista Euterpe, alcuni estratti figurano su Chiasmo magazine, e sul n.34 della Rivista trimestrale “22 Pensieri” a cura di Chance Edizioni. Protagonista di eventi, concorsi, ed esposizioni artistiche, ad oggi Elisabetta lavora presso il Museo Irpino e continua la sua ricerca artistica sospesa tra immagini e parole, collaborando con riviste indipendenti nazionali ed internazionali.
Da cosa nasce il tuo amore per la poesia?
La poesia come testimonianza dell’essere: è potere della parola, la scelta ponderata della stessa, la metrica, il suono, l’immaginario che prende forma e consapevolezza, il confine superato, la traccia, il respiro.
A cosa si ispira la tua poesia?
Per me non esistono ispirazioni, esistono sentori arcaici e letterari da seguire, da rintracciare nell’uso delle parole sapienti.
Hai pubblicato delle sillogi poetiche? Se sì, quali? Dove è possibile acquistarle?
Chi sono i tuoi modelli poetici? Tra questi ci sono delle poetesse? Se sì, quali?
Autori ed autrici da leggere se si vuol godere di questo vivere breve hanno il nome di: Patrizia Cavalli, Virginia Woolf, Giorgio Caproni, Bertolt Brecht, Ghiannis Ritsos, Cristina Campo, Goliarda Sapienza, Izet Sarajilić, Cesare Pavese, Bartolo Cattafi, Wisława Szymborska, Salvatore Quasimodo, Marina Ivanovna Cvetaeva, Margaret Eleanor Atwood, Heinrich Heine, Patrizia Valduga, Antonio Porta e ancora e ancora e ancora…
Una poesia di Elisabetta
18.
Che succede se due egoisti dividono lo stesso letto?
Si danno le spalle,
o si amano meglio di chiunque altro?
(“Diavolo di sabbia”, Mnamon 2020)
Commento della Poetessa
Le domande aperte, spunto e lancio di partenza del pensiero, la risposta soggettiva, condivisa o derisa. A te che cerchi, eccoti, prova a dire la tua…
Perché le persone dovrebbero leggere le tue poesie?
Per non sentirsi esclusi.
Cosa dicono di te gli altri?
Corriere di Napoli
Qualcosa di diverso rispetto alla normalità di oggi. Una raccolta di poesie, infatti, può risultare un po’ anacronistica, quasi fuori tempo. Non è il caso però di “Diavolo di Sabbia”, l’ultima opera di Elisabetta Panico”.
La locomotiva online
“[…]L’autrice manifesta la sua sensibilità, la sua indole di poeta. I contenuti sono personalizzati e semplici, ma non banali. Attingono dalla quotidianità, dall’inquietudine dell’animo femminile, dai sensi. La natura, l’amore dato, ricevuto, vissuto e le sue diverse sfaccettature, l’abbandono e il ritorno, l’esistenza nella società pulsante e fagocitante contemporanea, i rapporti umani, il confronto costante con l’altro e il guardarsi negli occhi a cercare conferme o smentite, l’onirico e la realtà, fanno parte di questo lavoro”
Libreria tua e mia
“[…]Sembra che ci prenda per mano e che ci accompagni in una passeggiata lunga quanto le stagioni; troviamo l’autunno negli occhi di una ragazza, l’estate nel ricordo, la primavera nel desiderio e l’inverno nel dolore.
Elisabetta consiglia un libro di poesie
"Settantacinque poesie" di Konstantinos Kavafis