“Per che non degni fummo che tanta preziosa e mirabele figura, come voi siete, abitasse intra l’umana generazione d’esto seculo mortale”
Guittone d’Arezzo, lettera V, Epistolario
Tre sonetti restano di Compiuta Donzella e sono conservati nell’antologia poetica del Vaticano Latino 3793.
Sicuramente era un uomo
Per certa critica è la prima poetessa, a volte anche la prima scrittrice, italiana, per altra è un uomo sotto pseudonimo, come Erinna, perché le donne medievali in Italia non scrivevano poesia. Il fatto che alcuni colleghi, tipo Guittone d’Arezzo, parlino di donzelle “compiute” nelle loro opere non offre certezze sul riferimento proprio a Compiuta, perché compiuta è un aggettivo oltre che un nome comune della Firenze dell’epoca e donzella è un cognome attestato oltre che un sostantivo: si tratta di una scrittrice o di una “voce femminile”? La domanda nasce spontanea solo perché “fa strano” vedere una donna in un’antologia dove gli autori sono tutti uomini, naturalmente. Alcuni studiosi hanno definito i sonetti della Compiuta un “esercizio giocoso” (maschile) certificato dal fatto che gli stessi poeti contemporanei nel Manoscritto sembrano enfatizzare l’eccezionalità della poetessa, come se fosse una novità che una donna possa essere colta. Un po’ come Saffo, detta “decima musa tra i nove poeti lirici”.
Fatto sta che la Donzella si trova nel manuale di Storia della Letteratura Italiana di Francesco De Sanctis.
Chi era Compiuta Donzella
Il dubbio si fa sentire più forte quando si legge il contenuto dei sonetti: due sono dedicati all’infelicità che la donzella prova nel doversi sposare contro la sua volontà e per ordine di suo padre, quando vorrebbe invece dedicarsi a Dio, mentre uno è un tenzone, probabilmente con il contemporaneo Chiaro Davanzati. Ma non non siamo qui per mettere ancora una volta in dubbio l’esistenza di una scrittrice, quindi partiamo da capo: Compiuta Donzella è vissuta nel XIII secolo, probabilmente è la prima donna che ha scritto in volgare italiano e il suo stile trobadorico e giullaresco, con delle note petrarchesche. Il nome, potrebbe essere tranquillamente un Senhal, ovvero un nome d’arte.
Per essere alfabetizzata probabilmente era di estrazione nobile, per questo magari spinta dal padre al matrimonio, come spesso accadeva all’epoca. Dati gli influssi trobadorici della sua poesia, non si esclude possa aver fatto parte di qualche circolo letterario, come Sulpicia, e che quindi fosse nota e ammirata dai colleghi, alcuni dei quali, come si diceva sopra, la ricordano con lettere e sonetti.
A la stagion che ’l mondo foglia e fiora
acresce gioia a tut[t]i fin’ amanti:
vanno insieme a li giardini alora
che gli auscelletti fanno dolzi canti;
la franca gente tutta s’innamora,
e di servir ciascun trag[g]es’ inanti,
ed ogni damigella in gioia dimora;
e me, n’abondan mar[r]imenti e pianti.
Ca lo mio padre m’ha messa ’n er[r]ore,
e tenemi sovente in forte doglia:
donar mi vole a mia forza segnore,
ed io di ciò non ho disìo né voglia,
e ’n gran tormento vivo a tutte l’ore;
però non mi ralegra fior né foglia
Lasciar vorría lo mondo, e Dio servire,
E dipartirmi d’ogni vanitate,
Però che veggo crescere e salire
Mattezza e villania e falsitate;
Ed ancor senno e cortesia morire,
E lo fin pregio e tutta la bontate;
Ond’io marito non vorría né sire,
Né stare al mondo per mia volontate.
Membrandomi ch’ogn’uom di mal s’adorna,
Di ciaschedun son forte disdegnosa,
E verso Dio la mia persona torna.
Lo padre mio mi fa stare pensosa,
Ché di servire a Cristo mi distorna:
Non saccio a cui mi vol dar per isposa.
Ornato di gran pregio e di valenza
e risplendente di loda adornata,
forte mi pregio piú, poi v’è in plagenza
d’avermi in vostro core rimembrata
ed invitate a mia poca possenza
per acontarvi, s’eo sono insegnata,
come voi dite, c’agio gran sapienza,
ma certo non ne sono amantata.
Amantata non son como voria
di gran vertute né di placimento;
ma, qual ch’i’ sia, agio buono volere
di servire con buona cortesia
a ciascun ch’ama sanza fallimento:
ché d’Amor sono e vogliolo ubidire.
Bibliografia
Nuove ipotesi su Compiuta Donzella, Davide Cerrato La compiuta donzella e la voce femminile nel Vat.Lat. 3793, Justin Steinberg Compiuta Donzella, Raffelli Editore
Immagine creata con Bing Image Creator e poi adattata