Caterina Renzini

Caterina Renzini

“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c’è un’alba che ci aspetta.”

Kahlil Gibran

Biografia

Sono nata il 2 giugno 2000 a Piombino, in Toscana. Partendo da questo piccolo porto, mi sono sposata molte volte, portando con me l’irrequietezza del mare e l’andirivieni costante delle navi. Ho vissuto in Umbria, ad Amsterdam ed ora mi trovo a Vicenza. Ho sempre amato viaggiare e fare esperienze uniche, come vivere in ecovillaggi e comuni. Sono appassionata di arte e mi piace frequentare centri culturali. Sono anche molto attiva nel mondo del volontariato e mi piacerebbe lavorare nell’ambito sociale, cercando di unire ad esso il lato creativo. La scrittura è sempre stata fondamentale nella mia vita e fa da sfondo alla mia esistenza. Quest’anno ho potuto coronare un mio grande sogno: pubblicare una piccola raccolta di mie poesie.

Da cosa nasce il tuo amore per la poesia?

Direi che più che un amore, inizialmente la poesia per me è stata fondamentale come metodo per sfogarmi. Sono stata un adolescente irrequieta e sofferente ed essendo anche timida ed introversa, dovevo trovare un modo per esprimermi e non implodere. Così è nato tutto nella maniera più spontanea e naturale possibile, ho preso in mano una penna e le parole sono sgorgate sul foglio. Spesso rileggendo le poesie che scrivevo a quindici/sedici anni, mi viene la pelle d’oca. La libertà e la sincerità che mi ha concesso la scrittura, non me le ha mai concesse nient’altro.

A cosa si ispira la tua poesia?

La mia poesia si ispira al mio mondo interiore in relazione con il mondo esteriore. È un ponte che riesce a far comunicare la mia individualità con la realtà. In particolare si ispira molto alla natura, alle esperienze più significative che ho vissuto, al raggiungimento di nuove consapevolezze e al rapporto con le persone. Attinge anche dalle espressioni artistiche di altri e dal voler cercare un’umanità, una sensibilità e una spiritualità che solo l’atto creativo può raggiungere.

Hai pubblicato delle sillogi poetiche? Se sì, quali? Dove è possibile acquistarle?

Il mio libro si chiama “Distanza d’Insicurezza” e si può trovare online su Amazon o IBS libri oppure scrivendomi sul mio profilo Instagram “Krinartis” in DM.

Chi sono i tuoi modelli poetici? Tra questi ci sono delle poetesse? Se sì, quali?

Non ho dei veri e propri modelli, mi piace spaziare molto nella lettura. Sicuramente, però, leggo molte poetesse, tra le quali: Alda Merini, Emily Dickinson, Mariangela Gualtieri, Wislawa Szymborska e Chandra Livia Candiani.

Una poesia di Caterina

Costantemente persa-
Vago alla ricerca dell’ignoto-
Ritrovandomi nel vuoto.
Assenza di certezze perenne-
Consapevole che questo è.
Sto.
Non sto.
In equilibrio precario tra gioia e dolore-
Ripetendo sempre gli stessi mantra.
Finché qualcosa non si sblocca-
Dentro me.
Odore di mare,
Sensazione di calore,
Produzione di endorfine.
In questi momenti io,
Sono pienamente presente nell’assenza-
Di me stessa.
Sì perché solo io posso bloccarmi,
Nemmeno il caso può realmente fermarmi.
Così, il mio viaggio ha inizio-
Così, il mio vagabondare prende forma.
A volte, sono aria:
Libera e leggera vado dove voglio-
Essendo soddisfatta ed entusiasta.
A volte, sono acqua:
Vado avanti senza fermarmi, senza una forma specifica;
Sono quel che sono,
Comunque proseguo.
A volte, sono fuoco:
Brucio tutto quello che trovo,
Distruggo senza tregua,
Inquietata riverso su ciò che mi circonda-
Il mio ardere.
A volte, sono terra:
Razionale e pratica,
Faccio quello che c’è da fare,
Anche se stanca-
Porto a termine i miei compiti.
Fumo una sigaretta,
Pensando che dovrei smettere.
Mi sposto,
Pensando che dovrei stabilirmi.
In perenne lotta,
Urlando pace.
In perenne movimento,
Urlando fermezza.
C’è qualcosa che mi spinge al volere-
Sofferenza quando ho gioia.
C’è qualcosa che mi spinge nel vuoto-
Quando potrei avere tanto.
Sono consapevole ma continuo a seguire-
Questa brutale energia-
Questo fuoco-
Divoratore di bellezza.
Lo sento.
Lo temo e-
Al contempo-
Mi affascina.
Vorrei non conoscerlo ma-
Anche-
Non perderlo mai.
Perché mi fa morire e poi-
Rinascere.
Mi porta negli abissi più profondi-
Ma poi-
Io torno.
Il risveglio è senso di colpa per averlo seguito-
Ma poi-
Ci ricasco.
Ora basta-
Accetto questo fuoco ma non lo seguo.
Divento acqua,
Poi aria
Ed infine terra.

Piena di Vuoto

Commento della Poetessa

Credo che un commento per spiegarne il significato sia superfluo. La poesia, come ogni forma d’arte, dovrebbe essere interpretativa e ognun* dovrebbe poter sentire e trovare ciò che vuole e che gli appartiene. Inoltre, credo che le mie poesie abbiano un linguaggio molto semplice ed esplicito.

Perché le persone dovrebbero leggere le tue poesie?

Non esiste un vero e proprio motivo, credo che si legga qualcosa quando si sente un feeling o un’attrazione con il libro in questione. Non deve essere per forza qualcosa di razionale. La mia è una piccola opera senza pretese ma molto sincera e sentita.

Caterina consiglia un libro di poesie

"La bambina pugile, ovvero, la precisione dell'amore" di Chandra Livia Candiani 
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