manuela cecchetti poetessa

Manuela Cecchetti

“Natura è tutto ciò che noi vediamo: il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone. O meglio, la natura è il paradiso. Natura è tutto ciò che noi udiamo: il passero, il mare, il tuono, il grillo. O meglio, la natura è armonia. Natura è tutto quello che sappiamo senza avere la capacità di dirlo, tanto impotente è la nostra sapienza a confronto della sua semplicità”.

(Emily Dickinson)

Biografia

Manuela Cecchetti, autrice di saggi e poesie, è laureata in Scienze religiose e socia della Camerata dei Poeti di Firenze. Nel 2019 ha pubblicato “La terra… un pianeta da amare. Cambiare mentalità e adottare nuovi stili di vita per un’economia del benessere” (Il Ponte Vecchio), prefazione di Mons. Erio Castellucci. A marzo del 2022 è uscito il suo nuovo saggio “Il più grande essere umano del XX secolo. La straordinaria vicenda di Albert Schweitzer” (Bertoni), contributo di Mariella Enoc, prefazione di Angela Ales Bello, introduzione di Franco Cardini, postfazione di Eric Noffke. A settembre 2022 ha pubblicato la sua prima raccolta poetica “Lampi Bagliori Diamanti. Meteore d’Eterno” (Ensemble), prefazione di Anna Santoliquido e postfazione di Nazario Pardini. A maggio 2023 è uscita nelle librerie la sua ultima raccolta poetica “Crepuscoli d’aurora” – prefazione del poeta e critico letterario Carmelo Consoli, presidente della “Camerata dei Poeti di Firenze”. Alcuni suoi inediti sono stati pubblicati sul sito della nota rivista “Nuovi Argomenti”, fondata nel 1953 da Alberto Carocci e Alberto Moravia, attualmente diretta dall’illustre scrittrice Dacia Maraini. Varie sue poesie sono state pubblicate su antologie e riviste online e cartacee (L’Altrove – Appunti di poesia; Limina Mundi; Souffle Inédit; Our Poetry Archive; Antologia virtuale Transiti Poetici; Weixin; Poesia Ultracontemporanea; Aphorism.it, Ellin Selae, ecc..). Nel 2022 la sua poesia “Rosa” ha ricevuto la segnalazione di merito dalla giuria del “Premio Airali”. Ha partecipato con la poesia “Sagra d’eterna aurora” al “Panorama International Literature Festival 2023” aggiudicandosi il premio “YOUTH AWARD”. Con la poesia “Ali di Capinera”, dedicata a Mahsa Amini e a tutte le donne iraniane, ha partecipato nella primavera 2023, all’evento internazionale “Capelli al vento” organizzato e curato dall’artista e poeta Antje Sthen, come proseguimento del ”Rucksack a Global Poetry Patchwork”. Con la poesia “Koala”, tradotta in cinese, ha partecipato alla “Campagna poetica sugli animali in via d’estinzione” organizzata dall’autrice e poeta Yin Xiaoyuan. La poesia è stata pubblicata sulla piattaforma cinese “Weixin Official Accounts Platform”. A maggio 2023 è stata pubblicata in Australia una nuova silloge del poeta Prof. Glen Phillips dal titolo “SOTTO VOCE”, in collaborazione con l’autrice e poeta Yin Xiaoyuan, nella quale la Cecchetti è presente in qualità di traduttrice italiana assieme ad altri autori, provenienti da varie parti del mondo. In questi giorni è stata assegnata, ad un suo testo inedito, “La Grande Medaglia” dalla giuria del Premio di Poesia “Alda Merini”, organizzato dalla Nuova Accademia dei Bronzi di Catanzaro.

Da cosa nasce il tuo amore per la poesia?

Il mio amore per la poesia non nasce da qualcosa di preciso, ma è come un’impronta profonda che mi accompagna da sempre e che si ricollega all’ammirazione e all’intimo legame che nutro nei confronti dell’intero creato e della vita. Tutto ciò che esiste all’interno del cosmo è un’opera d’arte grandiosa, unica e irripetibile con cui mi confronto e mi metto in discussione ogni giorno. In ogni sfera o anima della natura, sensibile o insensibile, intravedo la trascendenza, la bontà e la sapienza inarrivabile del divino. Il creato è il più grande libro di somma poesia, è quadro di superba pittura, è spartito di musica sublime. La poesia, dunque, prima di esprimerla con parole scritte, la vivo, la respiro e la osservo in quel che mi circonda e che mi affascina nella sua straordinaria originalità; questo attiva in me qualcosa di inconscio e di recondito che mi spinge a trasformare in versi sensazioni, riflessioni, sentimenti per dare forma a reperti da riscoprire e ai quali attingere nel tempo, condividendo le mie visioni poetiche con gli altri: siano essi amici, lettori, poeti.

A cosa si ispira la tua poesia?

La mia poesia si ispira alla vita in tutte le sue connotazioni universali, materiali, spirituali, ontologiche e inconsce. La natura è la principale ispiratrice, protagonista primaria dei miei versi sempre in stretta correlazione con le sfere dell’umano e della quotidianità.

Hai pubblicato delle sillogi poetiche? Se sì, quali? Dove è possibile acquistarle?

Ho pubblicato due raccolte di poesia:

– “LAMPI BAGLIORI DIAMANTI. Meteore d’Eterno” – Ensemble 2022

– “CREPUSCOLI D’AURORA” – Bertoni 2023 .

Tutti i miei libri sono acquistabili presso le librerie, gli store online e i siti dell’editore.

Chi sono i tuoi modelli poetici? Tra questi ci sono delle poetesse? Se sì, quali?

Prediligo da sempre le opere di Leopardi, Foscolo, Manzoni, Pirandello, Verga. Adoro Whitman, Borges, Pablo Neruda e tra gli altri apprezzo Nazario Pardini, Carmelo Consoli che ho scelto per i contributi alle mie sillogi. Sono affezionata ai versi dei miei concittadini Mariangela Gualtieri e Stefano Simoncelli, in quanto li avverto vicini al mio modo di osservare la realtà delle cose. Tra le poetesse che mi affascinano cito Emily Dickinson, Alda Merini, Marguerite Yourcenar, Anna Santoliquido (prefattrice della mia ultima raccolta), Antonia Pozzi, Francesca Serragnoli, Ada Negri, Grazia Deledda, Isabella Bignozzi, Maria Grazia Calandrone.

Una poesia di Manuela

“Meteore d’Eterno
vaghiamo pusillanimi
verso l’ignota meta
e come vagabondi
ci abbandoniamo al corso
di un’esistenza ingrata”.

(Vagabondi da “LAMPI BAGLIORI DIAMANTI. Meteore d’Eterno” – Ensemble 2022)

Commento della Poetessa

In questi brevi versi è racchiusa la mia visione sulla vita, nella quale ogni essere, sensibile o insensibile, non è altro che una meteora scaturita dalla sapienza di un creatore superiore, che io identifico con Dio; in ogni meteora è connaturata dunque un’immortalità e una bellezza altera e costitutiva, che avrà la sua vittoria solo dopo la morte, in un tempo mistico e misterioso. Ognuno nella sua straordinaria trascendenza, prima di giungere alla reale e piena felicità, deve percorrere il proprio pellegrinaggio terreno disseminato di molteplici prove e fatiche che ne ostacolano la crescita spirituale e personale. Siamo, dunque, un po’ tutti vagabondi in perenne cammino verso una meta occulta e nebulosa, cammino in cui siamo chiamati ad evolverci umanamente e spiritualmente a beneficio dell’intera creazione. Purtroppo, come ci attestano i fatti di cronaca quotidiani, la società pur progredendo tecnologicamente e scientificamente, è ancora lontana anni luce da una concreta crescita etico-culturale che determini un’era di pace stabile e di benessere universale.

Perché le persone dovrebbero leggere le tue poesie?

In realtà scrivo principalmente per me stessa, per una passione personale, penso però che dalle mie liriche si possano attingere spunti di riflessioni su questioni sociali, esistenziali, spirituali, etico-filosofiche universalmente condivisibili e fortemente attuali attraverso i quali interrogarsi sui destini futuri dell’umanità e della terra, sul proprio agire per il bene comune, sul senso delle realtà essenziali e tanto altro. Sarei comunque felice e soddisfatta se anche uno solo dei miei versi fosse di stimolo a qualcuno per incrementare la propria sensibilità, aiutandolo a mutrire una prospettiva differente su ciò che veramente conta per costruire un mondo migliore, imparando ad accantonare pregiudizi dettati spesso dalla non perfetta conoscenza di ciò che ci sta dinnanzi. Mi auguro, inoltre, che quanto prima la poesia diventi materia scolastica cosicché i giovani possano imparare a confrontarsi con l’alterità stupefacente della parola, medium di verità e rinnovamento se supportata da gentilezza, solidarietà, rispetto, apertura all’altro, onestà intellettuale.

Cosa dicono di te gli altri?

Da prefazione di Carmelo Consoli in “CREPUSCOLI D’AURORA” – Bertoni 2023

«L’autrice tesse, con saggezza e proprietà del dire, lodi ad un generico atto poetico che sgorga da energie vitali misteriose e primordiali. […] Ella affronta poeticamente il suo quotidiano modus vivendi costituito da un insieme di pensieri, considerazioni, riflessioni, sguardi sulla natura dove emerge un notevole e pregevole vedutismo, affrontando le tematiche più svariate, sempre con stupore immacolato, piacere del racconto, ove non mancano l’ironia, la ricchezza di particolari, anche storici e lo spessore dei contenuti. Qualità che si arricchiscono sovente di soluzioni fantastiche e surreali alle quali si concede con piacere l’autrice. L’ipersensibilità alla percezione dei fenomeni esistenziali è ben presente nei suoi versi sia che si parli di natura o tradizioni, quotidianità condominiali, amori e disarmonie nel contesto familiare e amicale; una sua peculiare caratteristica che talora le permette di travalicare confini oltre i quali ritrovare le ragioni smarrite e spesso esaltare cromie e fragranze, colmare di fascinose atmosfere i contorni dei luoghi visitati e amati. Sono poesie, quelle della Cecchetti, in cui si tende in fondo a celare o smorzare le imperfezioni di un male esistenziale che pur ci attraversano con il candore di uno smarrimento poetico nei meandri di una ricercata bellezza in ogni forma vivente. Ed è proprio questo atteggiamento che deve assumere il vero poeta nella sua arte e nella sua missione verso il prossimo».

Da prefazione di Anna Santoliquido in “Lampi bagliori diamanti. Meteore d’Eterno” – Ensemble 2022

«Sorretta dalla fede, l’autrice collega il cielo con la terra, rivisitando le leggende e gustando gli odori e i sapori. Il cromatismo, il sogno e lo stupore si profilano elementi cardini della scrittura sin dai primi testi, aperti al confronto tra credo e filosofia: «Meteore d’eterno, / vaghiamo pusillanimi / verso l’ignota meta / e come vagabondi / ci abbandoniamo al corso / di un’esistenza ingrata» (Vagabondi). L’erranza è un tema della silloge che, a tratti, riporta alle vicende omeriche e alle cantiche dantesche. Le suggestioni “cruente e mistiche”, il divenire, il sospirato incontro con l’Alto puntellano le pagine nelle quali l’Autrice ci ricorda l’eterno, le sfere celesti, l’infinito e le nostre fragilità. L’esaltazione della natura contrasta la violenza che imperversa sulla terra. Tuttavia il sogno e la speranza non cedono alle lusinghe del male. […] Dotata di spirito critico e sensibilità, ella riesce a vedere l’anima anche in una pietra e a cogliere la bellezza di una gemma e di un piccolo essere come la locusta. Per Manuela l’anima, “scrigno indissolubile”, non è solo prerogativa degli umani, ma si adagia «nell’abete, / nell’edera, nell’olmo…» e ama svelarsi “nell’umiltà dei semplici”.

Da postfazione di Nazario Pardini in “Lampi bagliori diamanti. Meteore d’Eterno” – Ensemble 2022

«L’Autrice esprime coi suoi versi una forte e sentita euritmica sonorità di sentimenti e di sensi. La parola si fa timbro del suo esistere, si fa reificazione di stati d’animo decisi e morbidi; scorrono le parole vogliono trovare uno sbocco esistenziale con eleganza e partecipazione, si uniscono in iuncturae complesse e articolate, in assemblaggi sonori e immaginifici, fino a dare un ordine chiaro e lampante dei sentimenti che dentro urgono, e che si moltiplicano in insiemi di rara formazione poetica, umana e meditativa. Un vero viaggio, un odeporico sentiero di tramonti marini, verso l’incontro con se stessa, con il suo patrimonio ontologico, dacché, Manuela, è proprio se stessa che cerca, i suoi riflessi, le sue armonie, i suoi impatti emotivi. Una poesia, la sua, armonica e intima, in cui l’amore per la parola prende corpo e si fa sempre più significante. La natura partecipa, offre tutti i suoi simboli, a ché con questi la Nostra possa esprimere i marchingegni che la completano. Ricchezza di aggettivazioni che visualizza con sagacia intellettiva e con senso poetico l’“argento e platino, tetti e comignoli, strade e palazzi, avvolgi voluttuosa come una Venere”. Qui la molteplicità dei riferimenti e la padronanza dei vocaboli producono la piena plasticità del contenuto. Pathos e logos si completano in un discorso ampio e luminoso, fatto di sentimento e di conoscenza, anche se da evidenziare c’è proprio la maestria con cui la Nostra si offre alla lettura. Si diceva del viaggio: qui proprio il viaggio, la navigazione in mari ora calmi ora turbolenti, come un animo in continua ricerca della sua entità; del suo essere umano. Un viaggio che può incontrare scogli e trabucchi contro cui sbattere, ma Manuela non si dà per vinta, prende una tavola scampata al naufragio e imperterrita si dirige all’isola dei sogni dove incontrare il bello, la gioia, la giovinezza che l’hanno allevata, che l’hanno resa vera poetessa carica di abbrivi da tradurre in poesia. Poesia proteiforme, articolata, plurale e armonica, zeppa di palpiti ontologici e di epigrammatica fattura dove esistere».

Manuela consiglia un libro di poesie

"EMILY DICKINSON TUTTE LE POESIE - Arnoldo Mondadori Editore 1997 (per l'opera in raccolta "I Meridiani")
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